Parma, 17 Settembre 2020 – Settembre, prima giornata di campionato nel nostro stadio Ennio Tardini. Il Napoli come avversario. Un nuovo mister sulla panchina della nostra squadra, dopo aver archiviato una guida tecnica che aveva fatto la Storia Crociata.

Con le dovute proporzioni e gli obiettivi diversi rispetto ad allora, questi elementi sono identici agli odierni.

Correva il 1996. Nevio Scala non era più l’allenatore del Parma Calcio, che aveva saputo  condurre a tutti i suoi primi leggendari traguardi (la promozione in Serie A, le conquiste di Coppa Italia, Coppa delle Coppe, Supercoppa Europea e Coppa Uefa).

Lo rimpiazzò un collega allora emergente, ex nostro giocatore, Carlo Ancelotti, il quale ci portò subito a partecipare alla Champions League.

A pochi giorni dal nostro esordio in Serie A Tim 2020/2021 (domenica 20 settembre, fischio di inizio alle ore 12:30), viene automatico rileggere e rivivere questo capitolo delle sfide di campionato con la squadra partenopea sul nostro campo.

In quell’anticipo del sabato sera (7 settembre), il Parma partì a razzo, infliggendo agli azzurri preparati dal compianto Gigi Simoni, davanti a 24.000 spettatori, un categorico 3-0, esito che poteva avere dimensioni ancor più corpose e rotonde per gioco mostrato e occasioni offensive prodotte.

Fu Dino Baggio a segnare il vantaggio (1-0) già al 14′. Il forte centrocampista si inserì in area per raccogliere l’invito filtrante del compagno Enrico Chiesa, indusse in errore il difensore brasiliano Andrè Cruz e concluse di destro. Andandosi, poi, a inginocchiare dinanzi alla Curva Nord, per condividere la gioia con i tifosi di cui era idolo.

Il raddoppio non tardò. Dopo otto minuti (22′), i Crociati infierirono il colpo del ko al Napoli. Fu una percossa di gran classe. La sferrò Chiesa, giunto nel Ducato quell’estate, che siglò il suo primo gol con la nostra maglia nella prima partita ufficiale in cui la indossò. Il nostro numero 20 in fulminante progressione sulla sinistra, entrò in area, lasciò sul posto l’altro difensore sudamericano, l’argentino Roberto Ayala, e trafisse in diagonale con il piede mancino il portiere Pino Taglialatela (2-0).

Pure Gianfranco Zola non volle essere da meno. L’illustre ex di giornata impresse la propria pennellata d’arte nel finale (87′), calciando il pallone dal limite dell’area, ‘a giro’ di destro, per indirizzarlo all’incrocio dei pali alla sinistra dell’estremo difensore ospite.

Nella slide: l’esultanza di Enrico Chiesa. Nella foto: il tifo Crociato quella sera.