Parma, 11 Dicembre 2020 – Giocare una partita di campionato allo stadio Giuseppe Meazza di Milano contro il Milan, a dicembre inoltrato, con il Natale che si avvicina, come accadrà domenica 13 (ore 20:45) per l’11^ giornata di Serie A Tim 2020/2021, nella Storia Crociata evoca un solo significativo ricordo.
Il graffito è datato domenica 22 dicembre 1996 ed è intriso di contenuti dal peso specifico importante.
Sul calendario della Serie A era contrassegnato il quattordicesimo turno.
Il Parma Calcio allenato dal suo nuovo mister Carlo Ancelotti, successore di Nevio Scala e del suo leggendario ciclo, faticava a decollare.
La nostra squadra stazionava nei bassifondi della classifica, appena al di sopra della zona retrocessione, con soli quindici punti raccolti e il secondo peggior attacco della categoria.
In quel freddo pomeriggio meneghino, scoccò la scintilla della svolta al cospetto degli avversari tornati, tre gare prima, a essere guidati, dopo l’esonero dell’uruguaiano Oscar Washington Tabarez, dal loro totem e nostro ex Arrigo Sacchi, il quale si era presentato ottenendo subito due vittorie.
Lampo e calore di quella fiammata Crociata, che non fu isolata, ma che quel giorno accese definitivamente il radicale cambiamento del Parma, furono appiccati da un giocatore che da poche settimane vestiva la nostra Maglia.
Era arrivato dal Belgio, dove era tesserato per il Bruges, a fine novembre, nell’allora sessione autunnale del calciomercato.
Era un centrocampista croato, che sapeva anche svariare su tutto il fronte offensivo.
Il suo nome era Mario Stanic. Ci mise poco per entrare nella nostra storia.
In quella domenica dicembrina a Milano, alla sua terza presenza con la nostra squadra, segnò il suo primo gol a nostro favore.
Correva il 45′,quando si elevò più in alto di tutti nell’area milanista, per colpire di testa con forza e precisione su un corner dalla destra del terzino brasiliano Zè Maria.
Il pallone finì sotto alla traversa, rasentandola, senza che il portiere Angelo Pagotto, che nell’occasione sostituiva Sebastiano Rossi, potesse intervenire.
Il risultato (0-1) rimase inalterato sino al termine.
Il Parma di Carletto Ancelotti iniziò a volare verso il definitivo secondo posto finale di maggio e la prima nostra storica qualificazione alla Champions League.
Nel Settore Ospiti dello stadio Meazza campeggiava uno striscione con un’affermazione imperativa e positiva, malgrado quell’avvio di stagione negativo.
C’era scritto: “Crederci!”.
Quell’incitamento aveva aiutato Capitan Nestor Sensini e compagni, i quali al triplice fischio dell’arbitro Livio Bazzoli di Merano corsero tutti lì sotto, a saltare con i sostenitori Crociati sulle note verdiane della marcia trionfale dell’Aida.
Un cammino insieme, che da quel giorno diventò inarrestabile.
Nelle foto: Mario Stanic, autore del gol Crociato, e Zè Maria, che ha calciato l’assist da corner per il croato, in azione davanti al milanista Zvonimir Boban; il Settore Ospiti con i tifosi parmigiani.