Parma, 8 Gennaio 2021 – Era una domenica pomeriggio di gennaio.

Il Parma in campionato non vinceva da un mese e mezzo, dalla trasferta di Cagliari.

L’astinenza dalla vittoria nel nostro stadio Ennio Tardini era ancora più lunga.

L’ultima volta che la nostra squadra si era imposta sul campo di piazzale Risorgimento risaliva addirittura a due mesi e mezzo prima, quando batté la Juventus.

In Curva Nord, a incitare i ragazzi allenati da Nevio Scala, campeggiava uno striscione, che ne richiamava uno esposto a metà Anni Ottanta, che poi fu conservato e riesumato anche negli anni successivi quando le circostanze lo richiedevano.

Vi era scritto a caratteri cubitali: “NO ALLA RESA !”.

E’ questa partita con la Lazio al Tardini, giocata il 23 gennaio 1994, che estrapoliamo dalla Storia Crociata, in vista del prossimo nostro impegno casalingo contro i biancocelesti romani in programma domenica 10 gennaio per la 17^ Giornata di Serie A Tim 2020/2021 (ore 15).

Il nostro ritorno al successo fu decretato da due bellissimi gol, segnati agli estremi temporali della gara.

Al 3‘ passammo in vantaggio con un’imparabile esecuzione di Alberto Di Chiara.

Su un corner dalla sinistra tratteggiato da Gianfranco Zola, il difensore laziale Mauro Bonomi respinse il pallone che arrivò sul vertice mancino dell’area, dove fu raccolto e scaricato con il piede di competenza dal nostro terzino.

Fu un tiro potente e preciso. Un fendente su cui il portiere Luca Marchegiani nulla poté (1-0).

Solo all’89′ giunse il raddoppio, che deliberò il risultato finale (2-0) .

Se lo costruì Faustino Asprilla, un istante dopo aver sprecato l’ennesima occasione, stavolta su un invitante cross confezionato da Di Chiara, che scese in progressione lungo la sua corsia.

Tino, a due passi da Marchegiani, si incartò con il pallone tra i piedi, lo tirò addosso a Bonomi, ma rimediò immediatamente sfruttando le sue doti funamboliche.

Con il destro riprese il pallone e in palleggio se lo alzò per concludere in rete con un’insolita mezza rovesciata.

Sotto alla Curva Nord, dove manifestò la sua capriola, esultanza del suo marchio di fabbrica.

Fu uno dei gesti tecnici di Asprilla che rimangono negli annali del Parma Calcio.

Nell’arco di tutta la partita, tra questi due gol, siglati in apertura e in chiusura, la nostra squadra seppe originare diverse altre opportunità offensive senza concretizzarle.

Le sfumò principalmente l’attaccante colombiano, che fu innescato dai centrocampisti Massimo Crippa e Gabriele Pin, dal compagno di reparto Tomas Brolin e dalla fantasia di Zola.

Quest’ultimo sprecò la più ghiotta, sbagliando un penalty al 73′, concesso dall’arbitro Angelo Amendolia di Messina per un fallo di Claudio Sclosa su Brolin.

Il nostro numero dieci dagli undici metri colpì la traversa all’altezza dell’incrocio dei pali alla sinistra del portiere.

Quella vittoria con la Lazio rappresentò una svolta stagionale.

Dopo una decina di giorni, il Parma conquistò in trasferta a Milano contro il Milan la Supercoppa Europea.

Nella slide: i due protagonisti della partita, Asprilla in primo piano e Di Chiara alle sue spalle. Qui sotto: la Curva Nord con lo striscione “NO ALLA RESA !”.