Parma, 10 novembre 2022 – Quando si dice Cittadella, la Storia Crociata inevitabilmente si sfoglia nei capitoli dei quattro campionati di Serie B che abbiamo disputato negli ultimi quattordici anni.
La squadra veneta, d’altronde, è, per iscrizioni e onorevoli partecipazioni, la ‘regina’ incontrastata di questo torneo nell’ultimo ventennio.
Altrettanto immancabilmente, soffermandoci sulle partite di campionato giocate allo stadio Ennio Tardini, in vista della prossima in programma sabato 12 novembre (ore 14), la pagina da rileggere è sempre e ancora la primordiale, perché rimane al momento la più piacevole.
Fu contrassegnata dal proverbiale cuore Crociato.
Espresso, in particolare, dal giovanissimo attaccante Alberto Paloschi. Rappresentato dal gol della vittoria (1-0) che il nostro numero 43 segnò e dalla sua esultanza sprigionata un attimo dopo. Immagine che fu immortalata a quindici minuti (75’) dal triplice fischio finale dell’arbitro Riccardo Pinzani di Empoli.
Paloschino, che mezz’ora prima era subentrato al compagno di reparto Reginaldo, spedì il pallone alle spalle del portiere Andrea Pierobon con un colpo di testa.
Piazzato nell’area piccola, davanti alla porta. Intercettandolo da un cross sferrato dal compagno Marco Rossi dopo un affondo lungo la fascia sinistra.
Alberto liberò la sua gioia, con mano tesa sulla fronte. Come per mettersi sull’attenti o per scrutare l’orizzonte. Poi, corse a perdifiato verso il centro del campo. Dove abbracciò Nicola Pavarini, il nostro portiere, uno dei veterani del gruppo, qualche istante prima protagonista di una provvidenziale parata sulla linea su un’incornata ravvicinata di Gennaro Volpe.
L’imberbe bomber e l’esperto estremo difensore, quella sera di venerdì 19 dicembre 2008, furono i baluardi del Parma Calcio, che vinse in inferiorità numerica.
Dal 38′ Capitan Stefano Morrone e compagni si batterono in dieci, a causa dell’espulsione del difensore Giulio Falcone, autore di un brutto fallo sulla veloce e pericolosa punta avversaria Riccardo Meggiorini.
Era l’anticipo del diciannovesimo turno di B.
Con quei tre punti, il Parma, da poco affidato alla guida tecnica di Francesco Guidolin, che sostituì Gigi Cagni, salì momentaneamente in vetta alla classifica a quota trentadue punti. In coabitazione con Brescia e Sassuolo.
Al termine della stagione fu promosso in Serie A, subito dopo la retrocessione dell’anno precedente, arrivando secondo dietro al Bari capolista.