Tutte le squadre sono attrezzate, vogliono lavorare sotto traccia pensando ai playoff, ma in realtà tutte vogliono giocare per la Serie A e si nascondono. Non c’è una squadra a tutti i livelli, ci sono partite in cui si soffre. Come oggi, il Brescia in tanti momenti ci ha messo sotto e noi dobbiamo fare le due fasi. La solidità deve venire fino alla gestione della palla, ma deve essere fatta con tutti gli uomini anche nella fase difensiva. Poi quando non si prende gol per me è una grande gioia, perché noi nella situazione offensiva possiamo creare più di qualche gol.
La promozione con la Cremonese? Ci sono analogie, perché anche in quel caso avevo la squadra più giovane del campionato. L’unica differenza avevo giovani del prodotto italiano. A Parma ho calciatori di qualità con grandissime potenzialità, ancora una volta la squadra più giovane del campionato e uno spogliatoio multi culturale. La differenza è proprio questa, non è una cosa da poco, perché,al di là delle lingue, anche l’inserimento e l’integrazione, rallenta in alcuni momenti l’evoluzione di crescita dei ragazzi. Detto questo, testa bassa, ora abbiamo bisogno tutti le vacanze e nel girone di ritorno sarà un campionato totalmente diverso, l’ho già vissuto. Bisogna pensare subito al ritorno. Bernabé e Man? Uno parla spagnolo, l’altro è rumeno, in campo parlano la stessa lingua”.