“Siamo di Losanna, mio padre è parmigiano, mi ha trasmesso la passione per il Parma e a mia volta ho coinvolto mio figlio, che viene sempre con me allo stadio”. – Inizia così il racconto di Fabio Maccini che, in compagnia del figlio Alessio, è venuto al Tardini per assistere alla sfida tra Parma e Venezia dello scorso 3 febbraio.
GLI INIZI E I RICORDI
“Sono nato in Svizzera, ho iniziato a vedere le partite dal vivo con mio padre quando lui decideva di venire a Parma durante i weekend. Dopo la prima volta, in tutte le occasioni in cui lui voleva venire insistevo per essere con lui. Tanti chilometri, tanti viaggi, ma ne è sempre valsa la pena. Tra le partite che ricordo che mi hanno emozionato di più c’è Parma-Juve di Coppa Italia nel ’95. Non avevo più voce alla fine, anche se abbiamo perso è una giornata che porto nel cuore. Una vittoria? Parma-Roma del 2012, sotto il diluvio del Tardini, abbiamo vinto 3-2, se la ricorda bene anche mio figlio che aveva 5 anni! Per lui è stata la prima volta”.
LE TRASFERTE
“Vivendo in Svizzera, cerchiamo di trovare delle partite in trasferta che siano più facilmente raggiungibili anche da lì, ad esempio Genova, Como o Lecco. il Tardini è il nostro stadio preferito, ma anche festeggiare in trasferta ci piace ed è un po’ come essere a casa. C’è un’atmosfera diversa, ma per noi le emozioni sono le stesse”.
I SIMBOLI
“I campioni che mi hanno fatto amare questo Club sono tanti: Cannavaro, Buffon, Sensini, Crespo, Asprilla, Veron. Hanno fatto la storia qui e nelle squadre in cui sono andati dopo. Oggi? Su tutti mi piace Bernabé, ma anche Benedyczak, Man e Mihaila stanno facendo bene e sono molto importanti per la squadra”.
Abbiamo scoperto due nuovi cuori gialloblu dalla Svizzera, venuti in occasione di Parma-Venezia, match deciso da Camara all’ultimo istante. Ora Parma-Pisa è alle porte e siamo pronti per incontrare nuovi tifosi stranieri che ci racconteranno la loro passione per i nostri colori, una passione che nasce ben più lontano della Svizzera…
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