LE ORIGINI DELLA PASSIONE PER IL PARMA
“L’amore per il Parma Calcio è arrivato presto! – comincia Luciano - Quando andavo al liceo, e all’epoca si dormiva lì, c’erano anche i ragazzi delle giovanili del Parma Calcio, quindi capitava spesso che li incontrassimo. In quegli anni c’era Ancelotti, ma anche Azzali, Foglia. Ho tanti bei ricordi legati a quel periodo, ci sentivamo molto partecipi dei successi della squadra e delle giovanili. Qualche anno dopo, abbiamo avuto la fortuna di collaborare con la famiglia Tanzi celebrando in tante occasioni i successi della squadra e organizzando diversi eventi nel corso delle stagioni. Grazie a queste attività è cresciuto l’affetto e si creato un bel rapporto anche con i giocatori.
Mi ricordo di Crespo a una cena di Natale, avrà avuto 20 anni, era molto timido e parlava pochissimo, poi ha ingranato e sappiamo che giocatore è diventato. Anche Inzaghi, giovanissimo, con la gamba ingessata appena arrivato ce lo ricordiamo bene. Stavamo bene insieme, condividevamo molto e vedersi tra pranzi e cene aiutava a creare un bel clima tra noi e il Club.
C’è da dire, però, che da piccolino ho rischiato di non essere un tifoso del Parma perché all’epoca, avevo 7 o 8 anni, avevamo un cameriere che teneva per il Bologna che mi aveva “spinto” verso il rossoblu, ma per fortuna non è durato molto! Poi mi dicono che avuto anche una fase juventina…ma questa è una favola! Tant’è che uno dei ricordi più belli che ho è proprio Parma-Juventus del 2000, quando Crespo al 91’ pareggia con il Parma in 9 contro 11.