PRONTO AD INIZIARE
“Sono un calciatore che ama lavorare sodo per contribuire positivamente al successo della squadra e per consentirle di raggiungere il più alto livello possibile. Sono veloce, agile, scattante, in grado di recuperare palla e sicuro nei contrasti. La mia condizione fisica? Mi sento pronto al 100%. Ho giocato l’ultima gara con l’Anversa e mi sento pronto sia a livello fisico che psicologico. Non vedo l’ora di iniziare”.
IL NOME MANDELA
“Il nome Mandela? È un nome importante, ho scelto di usare questo sulla maglietta da gara e lo porto con grande orgoglio. È un nome che dice tutto ed è stato scelto da mia mamma, la quale mi ha cresciuto da sola ricordandomi di non arrendermi e combattere sempre, ma con grande umiltà e coi piedi per terra. Così ha fatto lo stesso Mandela, il quale ha portato il rispetto per gli altri come principio fondante”.
LAVORARE SODO E CON UMILTÀ
“La mia data di nascita? È vero, in quel giorno il Parma batteva 1-0 la Juventus e vinceva l’ultima Coppa Italia, ho notato questa cosa il giorno che ho fatto le foto ufficiali: sembra un segno del destino. Per quanto riguarda i miei obiettivi personali, il primo è aiutare la squadra a crescere, fare ciò che l’allenatore mi chiederà, migliorare a livello personale e contribuire al miglioramento dello squadra giocando quanto più possibile. La squadra sta mostrando un buon calcio, l’abbiamo visto nelle prime partite di campionato. Da quando sono arrivato qui ho percepito delle vibrazioni positive e ho notato un bel gioco. Continuerò a lavorare sodo tenendo i piedi per terra e con grande umiltà”.