Parma, 21 agosto 2023 – Le dichiarazioni del Managing Director Corporate, Luca Martines, rilasciate durante la trasmissione “Bar Sport” in onda su 12 TV Parma e condotta dal giornalista Marco Balestrazzi.
LA SERIE A E L’ORGANIZZAZIONE DEL CLUB
“La Serie A? La volontà c’è. Rispetto all’anno scorso, provo a fare un piccolo bilancio più organizzativo significa vincere sul campo, ma avere anche una struttura dietro che è in grado di sostenere un campionato di Serie A. Dal punto di vista di biglietteria, commerciale, marketing, hospitality, è una struttura pronta a fare il passo per la lega superiore. Ma il campionato è lungo. Vincere e partire bene psicologicamente aiuta“.
IL PROGETTO DEL NUOVO STADIO
“Lo stadio? E’ ormai alle battute definitive, lavorato in estate agli aspetti progettuali ed economico-finanziari. E’ molto complesso e articolato, siamo arrivati all’asseverazione da parte di una delle quattro grandi società di revisione. Per una forma di rispetto istituzionale, abbiamo voluto attendere il rientro, non era rispettoso presentare il progetto il 14 agosto. Verso fine mese ci saranno novità importanti. La presentazione del progetto definitivo è un atto amministrativo, sono 670 documenti, che compongono il progetto stadio sotto tutti i punti di vista (ingegneristica, impiantistica, architettonico). Da lì è previsto un periodo per la convocazione della Conferenza dei Servizi, un tavolo tecnico che analizzerà il progetto ed esprimerà un parere alla Giunta e al Governo della Città, circa 60 giorni. Alla fine di questo processo il Comune si esprimerà, sulla base del quale si procederà oppure si faranno delle eventuali revisioni. Il ricorso al Ministero? Quello che ha fatto la Sovrintendenza è stato svincolare tutta la struttura e vincolare solo l’accesso. Nel progetto era previsto di preservare l’ingresso e i due edifici laterali, questo è emerso anche dal percorso pubblico. Ora aspettiamo delle indicazioni specifiche per sapere quale sia la tutela dell’area, che ad oggi è un parcheggio, l’intenzione nel progetto è di renderla e fruibile a tutti, portando la selezione di pre-filtraggio all’interno dell’area cortilizia e ridurre l’impatto sulla viabilità. Il piano economico-finanziario? Il Parma Calcio ha fatto uno sviluppo economico-finanziario fino al 2030, un piano insolito a 7 anni, proprio per svilupparsi in maniera appropriata tutto il progetto delle giovanili. Ci vuole un periodo di tempo più lungo di un orizzonte di 3/5 anni. Sullo stadio si articola su un periodo di 90 anni, una proiezione necessaria per aspetti di bancabilità e finanziabilità, guardando però in maniera più precisa sui 20 anni. La concessione è un tema ancora da smarcare. Parco Ferrari? Piscina di via Zarotto? Non se n’è mai parlato con il Comune, non c’entrano nulla. Mai fatta menzione di altre aree del perimetro dello stadio. Le revenues dello stadio? Il piano economico-finanziario dello stadio ha tante voci di ricavo tradizionali, come qualunque altri Club. Le parti sono sempre le stesse, per la specificità dello stadio: la biglietteria, l’hospitality, i diritti televisivi sono un driver di interesse anche per gli sponsor, sono tutte voci tipiche di qualsiasi altra squadra. Uno stadio fatto in un certo modo crea appeal per i diritti televisivi. Lo stadio a stralci o no? Do uno spunto di riflessione logica. Il tema degli stralci prevede una cantierizzazione parziale, ci vuole il consenso ogni volta dell’amministrazione pubblica. L’alternativa è una cantierizzazione unica, ci porta a giocare più vicino e ci garantisce in due anni uno stadio nuovo. Fidenza è una delle opzioni, ci vuole un’accessibilità stradale, c’è un tema di struttura, di spazio, di parcheggi e di approvazioni. E dipenderà anche dalla categoria“.