Parma, 5 aprile 2025 - Le dichiarazioni del centrocampista Adrián Bernabé, rilasciate al termine della partita Parma-Inter, valida per la 31ª giornata della Serie A Enilive 2024/25.
“Sono molto contento per la partita contro l’Inter perché non ero al cento per cento dopo la botta che ho preso a Verona. Abbiamo fatto una prestazione importante anche se il primo tempo è stato un po’ difficile perché all’intervallo eravamo sotto di due reti, peccato perché abbiamo avuto diverse situazioni per fare gol, purtroppo siamo andati in svantaggio. Peccato per il secondo gol dell’Inter poco prima dell’intervallo perché si poteva evitare. Il secondo tempo è stato orgoglio e passione e anche lo stadio ci ha spinto per recuperare lo svantaggio, c’è un po’ di rammarico perché alla fine potevamo anche vincere. Spesso sono gli episodi a cambiare le partite, come ad esempio il mio gol dopo pochi minuti della ripresa, è la mia prima rete l’ho cercata e me la immaginavo così. L’esultanza che ho fatto è perché c’era in tribuna mio papà. Siamo cambiati rispetto a prima? No, siamo gli stessi di prima a cui si sono aggiunti i nuovi compagni, che stanno iniziando a fare la differenza come ad esempio Ondrejka. Cosa dice l’allenatore? Chivu ci sta spingendo tanto sulla difesa, ci dice di restare compatti. Sono orgoglioso dei compagni che hanno dato tutto per tutta la partita. Quello contro l’Inter è stato un buon pareggio, è un punto importante che cambia la classifica, è qualcosa che all’inizio della partita magari non ti aspetti, perché affronti una delle squadre con i migliori giocatori al mondo. Però le gare iniziano tutte sullo 0-0 e poi una volta in campo si deve lottare per conquistare i punti. Noi siamo giovani con tanto entusiasmo e fino alla fine dobbiamo mantenere la concentrazione, la voglia e lottare per ogni punto per il nostro obiettivo, che sono certo insieme all’allenatore e al suo staff raggiungeremo. Conosciamo il nostro calendario, ma non abbiamo paura di nessuno, anzi vogliamo dimostrare chi siamo. Dove preferisco giocare? Ci sono partite dove mi sento meglio come regista e altre dove preferisco giocare sulla trequarti. Mi piace muovermi durante la partita e non dare riferimenti agli avversari. Mi piace giocare anche da mezzala. Un fioretto per la salvezza? Non ci ho pensato, ma visto che il mio papà è venuto a vedere la partita gli dedico il gol e se restiamo in Serie A gli cambio la macchina perché se lo merita”.