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LE “COMPETENZE NELLO SPORT EUROPEO” VISTE DA ANCELOTTI, PECCHIA, PEDERZOLI E CANNAVARO

Parma, 29 febbraio 2024 - Un convegno sulle “Competenze nel mondo dello sport europeo”. Con testimonial che hanno il gialloblu nel cuore. Organizzato dalla Fondazione Collegio Europeo di Parma, in collaborazione con l’Università di Parma, l’Unione Parmense Industriali e Associazione Italiana Avvocati dello Sport, a Palazzo Soragna questo pomeriggio c’è stata grande emozione, in una sala strapiena, quando da Madrid si è collegato in video l’allenatore del Real, Carlo Ancelotti, che a Parma ha ricevuto la laurea ad Honorem nell’inverno scorso e che all’ambiente parmigiano è molto legato. Insieme a lui, ma in presenza, sono intervenuti, coordinati dal Direttore Scientifico del Collegio Europeo di Parma Alfredo De Feo, l’allenatore del Parma Calcio Fabio Pecchia, il Direttore Sportivo del Parma Calcio Mauro Pederzoli e Fabio Cannavaro, leggenda gialloblu e oggi allenatore di calcio. Prima di loro, avevano aperto i lavoro Gabriele Buia (Presidente UPI), Paolo Martelli (Rettore dell’Università di Parma), Cesare Azzali (Presidente Fondazione Collegio Europeo di Parma) e Michele Colucci (Commissione Europea e membro del FIFA Football Tribunal).

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Dalla gestione dei campioni in campo al dietro le quinte, al lavoro con gli agenti e alle famiglie dei calciatori: il pomeriggio si è svolto all’insegna di un viaggio introspettivo nel mondo del calcio con grandi protagonisti. Si è parlato di tutto con un focus e un accento particolare sulla gestione legale e sugli aspetti che a volte non vengono valorizzati pubblicamente ma che hanno grande e fondamentale importanza, richiedendo professionalità elevate, all’interno del sistema calcio.

Carlo Ancelotti, in apertura del workshop, ha sottolineato i cambiamenti e le differenze di cultura siano al centro del nostro mondo, ma anche sollecitato i giovani alla pratica sportiva. Anche Fabio Cannavaro ha ripercorso la sua carriera, l’impegno con la Fondazione che gestisce insieme ad altri calciatori e che “per raggiungere gli obiettivi è necessario sacrificarsi e saper fare delle rinunce”. 

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L’allenatore gialloblu, Fabio Pecchia, dapprima ha scherzato sul suo titolo di studio, Giurisprudenza, poi ha svelato il percorso che ha fatto per ottenerlo. E quanto sia fondamentale il rapporto fra studio e sport: “E’ un binomio assolutamente vincente, sono due strade che si possono percorrere assieme. Anzi, devono andare a braccetto e io spingo fortemente questa cosa. Questo è il mio consiglio per i giovani: anche nei momenti più complicati della mia carriera di Serie A, a Soccavo, ad esempio, mi rifugiavo nello studio. Ai miei ragazzi cerchiamo di creare intorno un ambiente di fiducia, un ambiente dove possono sentirsi sicuro e progredire. Io Avvocato? Anche Boskov mi chiamava così, ancora prima che prendessi la laurea…”.

A conclusione della prima parte del pomeriggio di lavori, è toccato al Direttore Sportivo gialloblu Mauro Pederzoli intervenire sulla gestione di una vera e propria comunità, a cui il ruolo del manager si deve sottoporre: “Oggi è importante la capacità di adattarsi, di gestire il cambiamento, un mondo che cambia e un calcio sempre più multiculturale e più aperto verso il mondo. Queste competenze diventeranno sempre più importanti nel mondo del calcio”.

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Nella seconda parte del pomeriggio, gli interventi sul palco sono stati di Stefano Bastianon (professore di Diritto dell’Unione Europea all’Università degli Studi di Bergamo) che ha trattato il tema del Diritto dello sport e prospettive professionali. Poi è stato il turno di Stefano Censi sulla contrattazione sportiva a livello internazionale. Infine, prima l’avvocato Claudio Minghetti ha raccontato l’esperienza sulla gestione dei campioni sportivi, poi il Presidente dell’AIC Umberto Calcagno è intervenuto sulla tutela degli atleti in ottica italiana, europea e internazionale. 

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