Parma, 5 aprile 2025 - Le dichiarazioni dell’allenatore Cristian Chivu, rilasciate al termine della partita Parma-Inter, valida per la 31ª giornata della Serie A Enilive 2024/25.
“Ho sbagliato nel primo tempo gli interpreti. Non come idea o come pensare a giocare e chiudere i loro punti di forza, ma gli interpreti. La prima cosa che ho detto è stato chiedere scusa ad Almqvist, l’ho messo in difficoltà a fare quel tipo di lavoro. Poi nel secondo tempo sono stati bravi loro a reagire, crederci e rimanere in partita. Però mi prendo la responsabilità e la colpa del primo tempo, perché ho sbagliato. Il tiro di Pellegrino nel recupero? Non l’ho visto, perché mi è passato qualcuno davanti, ho visto solo la palla finire di un soffio sul fondo. Il gioco? Io lascio tutte le porte aperte, non possiamo limitarci ad avere solo un’idea ma dobbiamo adattarci all’avversario. E’ vero che nel secondo tempo ho cambiato tutto, ma è cambiato anche l’atteggiamento dell’Inter, che è stato meno aggressivo e che pensava di aver già chiuso la partita. Ci hanno permesso di guadagnare campo e di trovare qualche giocata in avanti. Con una punta e due sotto, siamo riusciti a creare qualcosa in più, anche se non mi era piaciuto l’inizio del secondo tempo. Ho fatto subito il cambio di Ondrejka che ha tanta energia, qualità, spunti e velocità. E così siamo riusciti a riprendere la partita. Mi fa piacere che la squadra è viva, ci crede e lavora bene. Oggi non era semplice entrare contro l’Inter nel secondo tempo e fare quel tipo di partita. Bastava una scintilla, come un gol, mettere in apprensione una squadra come l’Inter. Però siamo riusciti a trovare il coraggio strada facendo, chi è subentrato nella partita ha fatto veramente tanto. Il passato all’Inter? Non rinnego il mio passato, l’Inter mi ha fatto crescere come calciatore e come persona, e anche come allenatore. La mia stima, l’affetto e la riconoscenza per quello che hanno fatto per me rimarrà sempre, ovvio che affrontare la tua squadra non è semplice. Ma io penso al mio Parma e raggiungere l’obiettivo che è rimanere nella massima categoria. Bisogna mantenere l’umiltà, restare con i piedi per terra, lavorare con più convinzione che possiamo fare meglio di quanto fatto finora. Questo è il lavoro, dobbiamo convincerli che attraverso la fiducia sul campo possiamo trovare dei risultati importanti”.