Parma, 14 novembre 2024 - Parma Partecipazioni Calcistiche ha organizzato con i suoi soci una serata dal titolo “A cena con Pecchia…”, durante la quale l’allenatore del Parma Calcio ha raccontato il suo viaggio personale e della squadra in questo inizio di stagione. Insieme a Pecchia, erano presenti all’Hotel Parma & Congressi, il Managing Director Corporate Luca Martines, il coach manager Nando Coppola, l’allenatore dei portieri Valerio Visconti, il collaboratore tecnico Gennaro Troianiello, il Team Manager Alessio Cracolici, lo SLO Giuseppe Squarcia e il Sales Director Mattia Incannella.
Al termine, alla presenza del Sindaco di Parma Michele Guerra, Fabio Pecchia ha ricevuto una targa in segno di stima e ringraziamento dall'amministratore delegato Maurizio Braghiroli, dal Presidente Paolo Piva, dai vice Presidenti Maria Vittoria Grassi e Franco Bardiani, e dai consiglieri Matteo Volpi e Giorgio Bianchini.
A margine dell'evento, l’allenatore del Parma Calcio ha rilasciato delle dichiarazioni a Sky Sport.
LA VITTORIA DÀ SERENITÀ
'Quando arriva una vittoria è sempre bene, è salutare per tutti. In questo momento con la sosta tanti ragazzi sono in giro per il mondo con le rispettive nazionali. Questo ci permette di lavorare con quelli che rimangono qui a Parma, però chiaramente la vittoria dà serenità. La classifica? Considerando le poche partite giocate, la classifica è un valore assolutamente relativo. Il segnale però, in questo scorcio di campionato, è quello che vogliamo dare: giocarci le partite secondo il nostro stile e ovviamente fare più punti possibile perché poi alla fine è giusto giocare bene ma è necessario fare pure i punti'.
ENTUSIASMO E LEGGEREZZA
'L'entusiasmo è la chiave giusta? Sì, parlo di entusiasmo perché li conosco molto bene i miei, da più di qualche anno e so di cosa hanno bisogno. Quando, invece, dico leggerezza, che tante volte viene interpretata come senso di superficialità, intendo dire consapevolezza del mestiere che facciamo, del lavoro che facciamo e anche del senso di responsabilità che i ragazzi devono avere'.