Parma, 16 febbraio 2025 - Le dichiarazioni dell’allenatore Fabio Pecchia, rilasciate al termine della partita Parma-Roma, valida per la 25ª giornata della Serie A Enilive 2024/25.
“Siamo vivi, dobbiamo pensare a giocare e non alla giovane età che non deve diventare un alibi. I dati sono duri da analizzare, ma squadra viva che ha voglia di vivere. E c’è poco da aggiungere. Con il gruppo ho rapporto troppo profondo, li ho visti crescere, conosco le loro emozioni e ciò che stanno vivendo. Ma anche questo serve a loro per il futuro, per la loro professionalità. Giocare sotto pressione e gestire questi momenti li può aiutare nell’accelerare un percorso formativo perché bisogna affrontare le partite, giocarle e fare punti. Anche l’anno scorso dicevano che questa squadra non avrebbe gestito la tensione per vincere, invece l’ha tenuta molto bene, adesso c’è da gestire un altro tipo di emozione e di tensione. Abbiamo le energie, io continuo a vederla viva, non parlo né di episodi né di sfortuna. Djurić? Era un’alternativa al gioco, ma lo abbiamo perso per tutto il campionato. Noi dobbiamo registrare dele cose, fa parte delle mie competenze e questo è il mio compito. Il nostro dna è quello di giocare, tenendo conto della categoria e degli avversari. Oggi nel secondo tempo ho visto una squadra consapevole di ciò che c’è da fare, di fronte avevamo una squadra che ci ha messo lì e noi, con ordine, sperando in un’opportunità per poter pareggiare. Anche questo servirà al gruppo per affrontare il prosieguo del nostro campionato. In questo momento ci gira così, come a Cagliari, per degli episodi. Però vedo fiducia nel lavoro e c’è estrema fiducia nel gruppo. Grande dispiacere, ogni tanto i ragazzi meriterebbero la giusta riconoscenza per il grande lavoro che fanno sul campo. Però i dati sono questi ed è un momento buio. Ma siamo vivi, il gruppo è vivo e c’è tutta la voglia di vivere. E pensiamo già al domani. L’esperienza non cambia il modulo, se giochiamo a 3 la giovane età c’è sempre, quindi abbiamo fatto delle cose buone ma l’esperienza va fatta sul campo. Non ci sono altre soluzioni, poi gli accorgimenti tattici si possono trovare sicuramente”.