LA DOMINANZA TERRITORIALE COME FILOSOFIA
“E’ un’evoluzione di una squadra che lavora insieme, che si conosce ed è chiaro che c’è la voglia di stare di là, nell’altra metà campo. Tante volte abbiamo fatto un possesso basso, ma l’obiettivo è quello di giocare nella metà campo avversaria e tenerli sotto pressione, per portare più giocatori nell’area avversaria, esaltando le caratteristiche dei miei calciatori. Una squadra che però deve saper fare le due cose, sempre. Vogliamo continuare a fare quello che sappiamo fare, cioè migliorarci, voler a fare un calcio divertente e a divertirci. Giocatori che devono scendere in campo con la voglia di divertirsi e far divertire i nostri tifosi, e giocare per vincere”.
I PRIMI 15 MINUTI DEL MATCH
“Sull’atteggiamento verranno qui a giocarsi la partita, come hanno fatto a Catanzaro. Non cambierà atteggiamento, ha calciatori che sanno giocare. La partita verrà spinta in questa direzione, con calciatori di qualità. Noi sui primi 15 minuti dobbiamo insistere e lavorare, facendo le nostre cose. Entrando e dando una spinta decisiva alla gara”.
VIVERE I 110 ANNI DEL PARMA CALCIO
“E’ un privilegio, vivendolo anche con piacere. Far parte di una storia di un Club così importante, siamo qui perché vogliamo mettere il segno, non solo essere di passaggio”.
IL MESE DI DICEMBRE
“Mese decisivo con 7 partite in 37 giorni? E’ una bella fetta con tante sfide importanti, ci arriviamo anche con dei recuperi. E sicuramente è un momento decisivo per questa prima parte del campionato. Abbiamo tempo per giocare le partite, c’è anche la Coppa Italia. Dobbiamo affrontare le partite con il pieno dell’energia e dell’entusiasmo, ma sempre una alla volta”.
L’ANALISI POST-LECCO
“Dopo le soste c’è sempre il risvolto. Tutte le sconfitte bruciano, devono lasciare il segno, perché serve a porre maggiore attenzione. E’ una partita in cui abbiamo commesso più errori rispetto ad altri e siamo stati puniti. Quando vinciamo, facciamo tante cose buone e riduciamo gli errori. L’ho detto ai ragazzi.
Errori tecnici e tattici, dopo venti minuti giocati bene, abbiamo un po’ rallentato e pensavamo che la cosa fosse facile. Dal punto di vista psicologico questo è l’aspetto negativo”.