Collecchio, 4 maggio 2024 - Le dichiarazioni dell’allenatore Fabio Pecchia, durante la presentazione del match contro la Cremonese, rilasciate nella sala stampa del Mutti Training Center di Collecchio.

TARDINI SOLD OUT, EMOZIONE DA CONDIVIDERE CON TUTTI

“Il post Bari è stato duro per tutti, questo è il momento di festeggiare, di raccogliere emozioni, di condividere con la nostra gente, di abbracciare la nostra gente. Questo è naturale, poi però c’è un piccolo particolare che ha un’importanza straordinaria: creare questo tipo di mentalità e tenerlo duro fino all’ultimo. Abbiamo un obiettivo importante fino all’ultimo, la Serie A è stata raggiunta ed è un grande orgoglio. Ma c’è un obiettivo importante da raggiungere, considerata l’intelligenza del mio gruppo, la capacità e la voglia di continuare a vincere, ce lo dobbiamo conquistare sul campo, è lì alla portata. Tardini sold out? E’ una grande emozione, è giusto che sia così, è il momento di condividere la felicità con tutto il popolo e con la nostra gente. E vogliamo abbracciarla, però prima vogliamo giocare la nostra partita. E anche io da calciatore l’ho visto pieno il Tardini, ma era qualche anno fa… Sembra sia passata un’eternità da Bari, invece sono solo poche ore. Quella parte di grande emozione e felicità, non è svanita, ma è rimasta dentro perché il campionato non finisce a Bari e va ancora giocato. E dobbiamo pensare alla partita di domani, contro un bell’avversario. Pensiamo con tutte le intenzioni di voler giocare per vincere”. 

OBIETTIVO PRIMO POSTO

“Il percorso è molto chiaro e netto, anche l’obiettivo lo deve essere. Per quello che abbiamo fatto ma anche per continuare a costruire la mentalità vincente, di voler fare le cose al massimo del potenziale e giocare le partite per vincere. Poi gli obiettivi diventano una logica conseguenza. Questo i ragazzi lo sanno e sanno che per raggiungere c’è da scavare e raschiare il fondo per riprendere le energie per affrontare le ultime due belle partite da giocare”.

LA SQUADRA INVISIBILE E IL RUOLO DI ANSALDI

“Il lavoro di gruppo e di squadra parte dai magazzinieri che sono qui, dal custode del campo che lo tiene in perfette condizioni, dallo Chef e dalla Zia. Diciamo tutti hanno un ruolo fondamentale e la squadra invisibile, troppe volte non viene vista, e proprio per questo è invisibile. Ma ha un’importanza fondamentale perché possa far funzionare le cose e mandare un’energia positiva. Chiaramente chi è più vicino alla squadra ha un impatto importante, il mio staff è allargato e riguarda tutti gli uomini che ho trovato nel Club, non soltanto chi mi ha seguito nelle mie esperienze precedenti. Ansaldi? Sarà il suo sentimento e sono valutazioni personali su cosa vorrà fare in futuro. Nell’ultimo periodo è stato bene, non ha avuto problemi fisici ma ha ricoperto un ruolo fondamentale. Ma questo l’ho sempre sottolineato e a fine gara a Bari con un grande abbraccio gliel’ho voluto ricordare perché tante volte ci si può scordare il lavoro che è stato fatto. E’ stata una presenza costante e molto positiva”. 

IL CAPITANO DELPRATO

“Ha avuto un’evoluzione, non solo tecnica, ma anche rispetto all’assunzione di leadership all’interno del gruppo. Un ragazzo di poche parole ma di sostanza”.

LA VOGLIA DI PARMA

“Se resto a Parma? Mai avuto dubbi, il mio obiettivo era quello di lavorare nel Parma, raggiungere la Serie A e continuare a lavorare in questo Club con anche la curiosità di vedere come si approcciano i nostri ragazzi alla massima serie”. 

LA CREMONESE AVVERSARIO DI QUALITA’

“Domenica di fronte troveremo una squadra, dal punto di vista tecnico, che ha calciatori di qualità e forza fisica nel reparto difensivo. Una squadra esperta, che sa vivere e gestire, al di là dell’ultimo periodo che con qualche risultato ha perso terreno. Ma fino a poco giocava per vincere e arrivare nei primi posti. Noi dovremo tenere il ritmo elevato, perché con la palla loro sono molto bravi e sanno indirizzare la partita”.