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RAGAZZI SENZA FAMIGLIE DI ORIGINE, L’INCONTRO CON LA PRIMA SQUADRA MASCHILE

Collecchio, 18 luglio 2024 - Una mattina insieme ai campioni gialloblu, una mattina come sempre indimenticabile. Per un gruppo di giovani ragazzi (fra i 15 e i 17 anni), arrivati in Italia senza famiglie di origine, è stato davvero emozionante scendere in campo con le divise ufficiali addosso per salutare e scambiare qualche tiro insieme alla Prima Squadra Maschile di Fabio Pecchia. Un’iniziativa che è nata da lontano per supportare i giovani alla pratica dello sport e del calcio. Intorno alle ore 10:00, i ragazzi hanno ricevuto le maglie training pre-gara della campagna contro il razzismo promossa dal nostro Club, “Win This Match”, raffigurante gli undici valori che erano stati indicati dal Parma e dai suoi tifosi. Il nostro Club ha deciso di supportare un progetto sportivo che, grazie alla pratica del calcio e dello sport, li aiuta e li include nel nostro contesto sociale. La scorsa primavera avevano incontrato l’allenatore Fabio Pecchia e il calciatore Drissa Camara (che ha una storia personale molto simile alla loro) al Mutti Training Center di Collecchio, mentre il Parma Calcio aveva donato loro materiale tecnico ufficiale Puma del Club per poter svolgere il loro progetto sportivo e li aveva ospitati allo stadio Tardini in occasione di alcune partite, dove torneranno ancora per assistere alle gare di Serie A e tifare gialloblu.

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L’esperienza odierna si è arricchita con un altro momento di autentica inclusione nella famiglia del club: il pranzo consumato nel ristorante del Mutti Training Center insieme ai dipendenti e ai collaboratori del Parma Calcio.

E’ un gruppo di giovani, attualmente residenti nelle comunità della rete Azienda Servizi alla Persona (ASP), in cui il Parma Calcio è inserito ed in collaborazione con il Comune di Parma con l’associazione Ciac O.N.L.U.S., l’A.S.D. LA PAZ, l’A.S.D. San Leo, il Centro Servizi Edili, il Centro Servizi per il Volontariato, la comunità di Sant’Egidio, il circolo Aquila Longhi e la parrocchia di Porporano. Il commento di Domenico Sgromo, responsabile per l’Azienda Servizi alla Persona della comunità di Casa Baloo di Porporano: “E’ stata un’esperienza bellissima, oserei dire addirittura leggendaria per i nostri ragazzi. Se nei giorni precedenti erano emozionati, oggi escono dal Centro Sportivo di Collecchio felici, sapendo di avere nuovi amici in Italia, a Parma, nel territorio che li ha accolti. Tra i nostri progetti per l’inclusione sociale lo strumento dello sport è fondamentale. Il Parma Calcio ci sta dando questa bella e importante opportunità”.

Anche Giuseppe Squarcia, Football Social Responsibility Officer del Parma Calcio, che seguito il gruppo di 8 ragazzi e 4 accompagnatori, ha sottolineato: “Il sostegno ai minori richiedenti asilo senza famiglia di origine è una delle policy delle strategie di responsabilità sociale dettate ai club da Uefa e Figc. Grazie al potere del calcio, si aiutano questi ragazzi a diventare parte della comunità ospitante. Al Parma Calcio sentiamo molto questa funzione, per instaurare e rafforzare legami e interazioni. Questa nostra attività è soltanto ai primi passi”. 

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