PERCHE’ IL PARMA RIFARA’ IL TARDINI?
“Il Tardini compie 100 anni ed è stato protagonista di capitoli della storia del calcio. E’ una struttura in cui gli ultimi interventi risalgono agli anni 2000, ma sostanzialmente è un impianto degli anni '90. Ha una serie di limiti strutturali che oggi sono sempre più importanti. Da un lato siamo spinti dal desiderio di creare una struttura che garantisce la migliore Match Day Experience, la migliore esperienza inclusiva per tutti coloro che vanno allo stadio, intesa come servizi, visibilità e acustica. C’è poi un tema importante che è quello dell’inclusività appunto, siano esse famiglie o persone normodotate o diversamente abili, tutti devono avere accesso allo stadio in una maniera equivalente. C’è poi un tema di sostenibilità ambientale, perché le strutture, specialmente quelle costruite negli Anni 90 non eccellevano da un punto di vista di efficienza energetica. Creeremo una comunità energetica con dei pannelli solari che sono impiantati sul tetto dello stadio e la cui energia verrà redistribuita ai cittadini”.
I TEMPI PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO IMPIANTO
“Siamo ancora in una fase amministrativa, quindi di approvazione e a cui seguirà il progetto esecutivo. Le tempistiche sono intorno al 2024, ritengo con buona approssimazione di avere autorizzazione a procedere fra settembre e dicembre del 2024. I lavori cominceranno alla fine della stagione 2024-25. Lo stadio temporaneo? E’ un tema delicato, stiamo sondando due strade, la preferita è di costruire uno stadio temporaneo in provincia con un processo simile alla ristrutturazione dello stadio corrente. Bisognerà avere autorizzazione dalla comunità. Ad oggi si sono candidati diversi Comuni. Tre Comuni che sono Noceto, Fidenza e Monticelli Terme con cui abbiamo già avviato vari sopralluoghi e c’è uno scambio di documenti, altri, fra cui Sorbolo, che stiamo valutando”.